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Fortress of Civitella del Tronto

Museum | Civitella Del Tronto | Abruzzi | Italy

The Fortezza di Civitella del Tronto is an impressive fortress in the Abruzzo region of Italy, perched on a hill overlooking the town of the same name. It is considered one of the most important fortresses of the Kingdom of Naples during the Spanish Viceroyalty and represents an outstanding example of military architecture from the 16th century.

History and Significance

The origins of the fortress date back to the 11th century, when it was first mentioned as a strategic point for controlling the Salinello Valley. Over the centuries, the fortress underwent various phases of construction and expansion, particularly under the rule of the Angevins and later the Aragonese. In 1861, after the unification of Italy, it was the last stronghold of the Kingdom of the Two Sicilies, surrendering to the Piedmontese troops.

Architecture and Structure

The fortress covers about 25,000 square meters and includes various areas:

Bastions and defensive structures: The fortress has several bastions, including the San Pietro and Sant'Andrea bastions, strategically placed to repel attacks.

Interior spaces: Within the fortress are various buildings, including the Governor's Palace, the church of San Giacomo, and accommodations for soldiers and officers.

Underground passages and cisterns: A network of underground passages and cisterns provided the fortress with water and enabled effective defense.

Museum and Exhibitions

Today, the fortress houses the Museo delle Armi, which presents a collection of historical weapons and armor reflecting the military history of the region. The exhibitions offer insight into the development of weapon technology and the history of the fortress itself.

Visitor Information

The fortress is open to the public and offers guided tours providing a detailed insight into its history and architecture. Visitors can explore the various areas of the fortress, including the bastions, interior spaces, and underground passages, while learning more about the strategic importance of this historic structure.

The Fortezza di Civitella del Tronto represents a significant cultural heritage of the Abruzzo region and is a must-visit for history enthusiasts and architecture lovers interested in learning more about the military history of Italy.

Contact details

Web

Phone

Address
Largo Vinciguerra
64010 Civitella Del Tronto

Map view

Opening hours

Sunday10:00 - 17:00
Monday10:00 - 17:00
Tuesday10:00 - 17:00
Wednesday10:00 - 17:00
Thursday10:00 - 17:00
Friday10:00 - 17:00
Saturday10:00 - 17:00

Reviews

3940 Reviews

Franco Giazzi
23.01.2025

borgo molto bello con panorami spettacolari
gianni bertolini
16.01.2025

Molto interessante la costruzione e la storia antica
joe
06.05.2021

Come si può leggere in qualunque libro di testo scolastico, all’atto della proclamazione del Regno d’Italia mancavano ancora da riconquistare Roma e le Venezie. Tali testi però omettono di ricordare che, a quella data del 17 marzo 1861, mancava ancora da conquistare anche una fortezza abruzzese, l’ultimo lembo di Regno delle Due Sicilie su cui sventolava il vessillo bianco gigliato dei Borbone: Civitella del Tronto. Si tratta di una pagina di storia pochissimo conosciuta: la vicenda di Civitella e della sua fortezza è quella relativa alla sua resistenza ad oltranza contro l’invasione delle truppe piemontesi verso il Regno delle Due Sicilie: l’ultimo baluardo della Cittadella venne distrutto con una potentissima carica di esplosivo solamente tre giorni dopo la proclamazione del regno d’Italia, senza che i suoi difensori si fossero arresi al feroce assedio. Civitella del Tronto, in verità era già stata protagonista di episodi di lealtà alla dinastia borbonica e di resistenze impensate, come quella del 1557 contro il Duca di Guisa, e del 1806 contro i francesi del Generale Gouvion St. Cyr. Quando agli inizi del 1860 il timore di un’invasione del Regno delle Due Sicilie cominciava a farsi più consistente, in Abruzzo Ulteriore venne inviata una colonna militare al comando del Generale Giuseppe Pianell. Nel momento in cui i garibaldini iniziavano a risalire la penisola, nella fortezza già si preparava la difesa, soprattutto in ragione del fatto che si paventava un’invasione piemontese dal nord, in quanto il forte era stato costruito sul fiume Tronto, il confine con lo Stato Pontificio. L’invasione arrivò il 15 ottobre 1860, e la cittadella si apprestò immediatamente alla difesa, ritenendosi giustamente obiettivo primario.Il comandante, maggiore Luigi Ascione, decise di proclamare lo stato d’assedio e rispose con ironia a una comunicazione proveniente da Teramo, con la quale il plenipotenziario aveva richiesto di uniformarsi alla resa. La fortezza contava su una guarnigione composta da 530 militari appartenenti ai vari corpi del Real Esercito Borbonico, e su di un parco di artiglieria piuttosto modesto, composto di ventuno cannoni, due obici, due mortai, e una colubrina in bronzo che però era troppo vecchia e non venne mai impiegata. Il Generale Cialdini, che comandava il corpo di spedizione, sottovalutando il problema, decise di inviare contro la fortezza solamente un reparto di volontari, la cosiddetta Legione Sannita, che giunta sul posto iniziò le operazioni di assedio il 23 di ottobre. Il primo colpo di cannone venne sparato il 26 ottobre 1860, ma nonostante il quotidiano bombardamento da parte piemontese, la resistenza della guarnigione proseguiva soprattutto su impulso del capitano Giovine, del sergente di artiglieria Messinelli e del sacerdote Padre Leonardo Zilli, detto Campotosto dal suo paese di origine. Ferdinando Pinelli, già famoso per le atrocità commesse nel corso della guerra, ricevette sdegnati rifiuti da parte borbonica. Il 20 dicembre, gli assediati effettuarono anzi una sortita verso l’abitato di Meria, ove sconfissero e costrinsero alla ritirata un’intera compagnia di bersaglieri. A seguito di tali azioni, Pinelli richiese nuove truppe, portando il numero degli assedianti a 3.500, un numero pari cioè a sette volte quello degli assediati.A quel punto, la resistenza di Civitella del Tronto cominciava a divenire un problema molto serio per il governo sabaudo, anche da un punto di vista mediatico: l’esistenza del Regno borbonico, infatti, era legata alle tre fortezze che ancora resistevano: Civitella, Messina e Gaeta, dove gli stessi reali partecipavano alla lotta, ma che capitolò il 13 di febbraio con l’esilio di Francesco II a Roma. Il generale Pinelli emise alcuni durissimi bandi contro gli stessi civili, tali da suscitare da parte di stati esteri proteste così violente da costringere il governo piemontese a sollevarlo dall’incarico.
massimo zarabini
10.01.2025

Merita sicuramente una visita .
Mauro Morrocchi
07.01.2025

Molto interessante
Paride Bozzato
04.01.2025

Bellissimo posto da visitare
Mauro Lorenzon
03.01.2025

Merita una visita sicuramente
Dott.Massimo Della Torre
02.01.2025

Posto spettacolare, per posizione ed importanza storica. Ma la sorpresa è stato il paese, di carattere medievale e tenuto benissimo. Da tornarci
Luca Ciccantelli
28.04.2019

Fortezza bella da vedere soprattutto nei giorni di cielo limpido. Si vede il mare e anche la costa della Dalmazia
Daniela Gandolfi
29.12.2024

Peccato, il borgo è molto bello ma in quanto ad accoglienza : pessima esperienza. Non rispettano gli orari indicati per le visite. Incuranti del visitatore chiudono prima del previsto.
Massimo Modelli
27.12.2024

Località molto interessante e ricco di storia , da visitare .
Amal Pious
17.12.2024

The second largest fortress in Europe.. Worth visiting..
Massimiliano Martinelli
13.12.2024

Civitella del Tronto è sicuramente una cittadina che merita di essere visitata, non per nulla è parte del circuito dei "Borghi più belli d'Italia"; se la visitate in periodo Natalizio potrete ammirare i molti presepi che vengono costruiti dagli abitanti in giro per il paese e, volendo, votare il più bello. Sicuramente da non perdere la visita della fortezza che caratterizza da lontano lo Skyline di Civitella; oltre ad avere una rilevante importanza storica offre panorami incredibili che spaziano dal Gran Sasso al mare Adriatico. Attualmente (Dicembre 2024) è parzialmente in restauro ma comunque visitabile. Da segnalare anche, praticamente nel paese, la presenza di una bella palestra di arrampicata con ottima esposizione solare. Attualmente la falesia è chiusa per una serie di massi caduti. Per chi volesse visitare Civitella in camper si segnala un ottimo e comodissimo parcheggio gratuito (no servizi) proprio all' ingresso del paese vicino la caserma dei Carabinieri. La Fortezza è raggiungibile direttamente in dieci minuti a piedi
Paolo 85 Balloni
08.11.2024

E in ristrutturazione ma è bellissimo nella prossima estate finiscono i lavori
fernando vellucci
05.11.2024

Maestosa, immensa...peccato sia in "manutenzione" continua per cercare di conservarla al meglio. Cmq da vedere.
Aleks Cube
29.10.2024

Very beautiful place Our kid so liked !

 

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